Il rituale del Tè
02:20Tè, una parola che anche se entrata ormai da tempo nella nostra vita quotidiana, conserva sempre un alone di mistero.
Certamente l’uso della bustina ne ha molto sterilizzato l’essenza ma perfino nella frettolosità del bar , non si affronta il tè come un caffè o qualche altra bevanda. C’è sempre dietro una certa aura riflessiva, come se il tè avesse il potere, naturale, di creare uno stato particolare, una pausa dalla routine quotidiana.
Un’antica leggenda narra che Bodhidharma , il fondatore del buddhismo zen, fosse immerso in un profondo stato meditativo che doveva durare ininterrottamente per molti anni. Ad un certo punto, giunto al limite, il suo corpo cedette al sonno. Al risveglio la reazione contro la propria debolezza fu così grande e forte che si tagliò le palpebre per impedire che calassero sugli occhi interrompendo nuovamente lo stato meditativo ( per questo motivo egli è sempre rappresentato con grandi occhi tondi privi di palpebre). Quest’ultime, cadendo a terra, diedero origine alla pianta del tè (le sue foglie ricordano appunto la forma a mandorla di una palpebra ) che possiede la qualità di tenere sveglia la facoltà intellettiva.
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